Come arredare una mansarda ed illuminarla a giorno

Su in mansarda

Che si tratti di abitazioni recuperate da sottotetti o di vere e proprie invenzioni urbane contemporanee, le mansarde costituiscono da sempre l’idea romantica dell’abitare. Soffitti spioventi, travi a vista, abbaini e lucernari, tanti i dettagli che possono farvi innamorare di questo tipo di case, ma non bisogna dimenticare i possibili inconvenienti, come le temperature estreme o gli spazi non facilmente accessibili. Bastano tuttavia pochi accorgimenti per rendere la vostra mansarda un piccolo paradiso pronto ad abbracciarvi.

Per quanto riguarda l’arredamento, ovviamente le maggiori difficoltà risiedono nelle aree di gronda particolarmente basse. La soluzione ideale sarebbe quella di far costruire dei mobili su misura, ma, per un’opzione più economica è possibile studiare la disposizione dell’arredamento, così da sfruttare lo spazio in orizzontale più che quello in verticale. Le aree troppo basse per essere valorizzate saranno occupate da mobili contenitori bassi e lunghi, in grado da contenere ogni cosa.

Arredare la mansarda con una libreria

La parete con il tetto inclinato arredata con una libreria a giorno

In alcuni casi, tuttavia, il ricorso all’arredamento su misura è d’obbligo, come per esempio per la cucina, ma sarà possibile utilizzare complementi per personalizzarla e renderla originale. Un’idea potrebbe essere quella di creare una penisola centrale con sgabelli e panche illuminate da faretti strategici.

Le zone di gronda sono meglio gestibili nell’area living dove divani, poltrone basse, ma anche cuscini e tappeti potranno creare un’originale zona relax in stile orientale. Per la camera da letto si dovrà adottare l’astuzia di collocare la testata del letto nell’area più bassa, mentre nelle zone alte si potrà posizionare l’armadio o una cassettiera. Una soluzione originale è quello di creare un’insolita cabina armadio, sospendendo grucce al soffitto grazie ad un gioco di bastoni.

Arredare il bagno nella mansarda

Il bagno nel sottotetto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Arredare il bagno nel sottotetto

Un discorso a parte va fatto per il bagno: ci si potrà sbizzarrire con sanitari sospesi, piccoli mobiletti e cassettoni bassi e capienti. Il trucco migliore per non compromettere la funzionalità della stanza è quello di disporre tutti i componenti in modo tale che lo spazio spiovente non ne limiti l’utilizzo. Nel bagno di una mansarda è infatti fortemente sconsigliata la doccia, a meno che non si abbia a disposizione uno spazio particolarmente alto. Ovviamente l’area di maggiore estensione verticale dovrà essere utilizzata in modo ottimale per collocarvi, ad esempio, il lavandino dove non si svolgono attività da seduti. Bisogna poi fare attenzione a non eccedere con gli accessori, meglio scegliere uno stile minimal ed essenziale per evitare di soffocare l’ambiente.

Per quanto riguarda la scelta dei colori, meglio puntare sui toni caldi e sulle tonalità pastello in grado di dilatare lo spazio e dare più ampio respiro. Per creare l’impressione di pareti più alte meglio poi scegliere una verniciatura uniforme e continua.

Se la vostra mansarda presenta dimensioni particolarmente ridotte ci si dovrà armare di maggior astuzia e avere, fin dall’inizio, un quadro ben preciso del progetto da realizzare. Saranno da preferire mobili bassi, che danno maggiore idea di profondità, e seguire una certa uniformità nella scelta delle tipologie e delle cromie.  L’opzione del bianco, abbinato con il legno, sarà perfetta nei contesti nordici; i toni caldi come l’arancio o il mattone sono ideali per un’atmosfera etnica; infine il bianco e il blu si adattano ad un contesto marino.

Armadio nel sottotetto

L’armadio in camera da letto mansardata

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Colori chiari per la mansarda

Per quanto riguarda i soffitti della mansarda, dal momento che si tratta di un’area visibile con un solo colpo d’occhio, incombente su tutte le pareti, sarà preferibile un colore chiaro per dare maggiore luminosità e che non si stacchi dal colore delle pareti, cosa che farebbe sembrare più piccolo l’appartamento. I materiali da utilizzare per gli arredi saranno preferibilmente in legno laccato per illuminare maggiormente l’ambiente, ma saranno perfetti anche soluzioni naturali come il bambù, la pietra, il rattan e la rafia. L’obiettivo finale è quello di scaldare l’atmosfera e interpretare comunque il gusto contemporaneo.

L’ideale in una mansarda sarebbe poter ricavare un piccolo spazio esterno. Un terrazzino, per quanto piccolo, contrasterebbe con il possibile effetto claustrofobico dell’interno, dando a tutto l’appartamento un respiro diverso.

Per l’illuminazione è necessario disporre non solo buone finestre, ma anche lucernari. Questi ultimi illuminano con morbidezza gli ambienti, contribuendo anche all’aerazione e consentendo di sfruttare al massimo la luce naturale. Utili alleati sono anche gli abbaini, elementi del tetto che permettono di aprire una finestra verticale e di ampliare lo spazio utile del sottotetto, per la loro disposizione verticale portano meno luce, ma risentono anche meno di problemi legati alla manutenzione e all’umidità. Un’alternativa è quella dei tubi solari che convogliano la luce in tubi di materiale termoriflettente.

Bisogna tuttavia prestare attenzione alla messa in opera delle finestre e ai materiali impiegati, per evitare infiltrazioni e problemi di condensa: il brusco cambio di temperatura tra interno ed esterno potrebbe infatti trasformare il vapore in un vero e proprio gocciolìo all’interno dell’abitazione. È necessario quindi prestare grande attenzione anche alla disposizione delle finestre nelle aree dell’appartamento.

Per evitare invece il problema climatico della mansarda, bisogna dotare l’appartamento di un buon impianto di climatizzazione combinato con un sistema di isolamento.

Una finestra aperta sui tetti delle case, un abbraccio caldo dal sapore di casa: la vostra mansarda diventerà l’unico luogo dove vorreste vivere.

Come arredare una mansarda ed illuminarla a giorno ultima modifica: 2016-09-30T16:02:53+02:00 da Fabio Cugini

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